Cos’è l’artrosi?

L’artrosi è una malattia cronica degenerativa ad evoluzione progressiva che colpisce le articolazioni con un’usura articolare che si protrae nel tempo.

Quanto è diffusa?

In Italia soffrono di artrosi circa 12 milioni di persone e sul totale della popolazione l’artrosi colpisce il 24% delle donne e il 16% degli uomini (dati Istat Istituto superiore di sanità 2015). Negli over 65 l’incidenza è del 39% per il sesso maschile e del 52,3% per quello femminile. Le articolazioni più colpite dall’artrosi sono la colonna vertebrale e, decrescendo, ginocchia, anche, mani e piedi. Si tratta di una malattia a carattere degenerativo con componente infiammatoria ed anche immunitaria.

Quali i sintomi e i campanelli d’allarme che devono preoccuparci?

I sintomi tipici sono:

  • Dolore sordo che aumenta gradualmente nel tempo, può essere più forte al mattino ed alleviarsi durante la giornata. Una forte attività fisica può scatenare un dolore improvviso e violento
  • Rigidità articolare con gonfiore e deformità dell’articolazione
  • Blocchi articolari con percezione di scricchiolii e crepitii

Come si diagnostica?

Gli esami strumentali da effettuare sono:

  • Radiografiche sotto carico con proiezioni dedicate rappresenta l’esame principe per diagnosticare e quantificare il grado di artrosi
  • Esame RM che permette di diagnosticare precocemente una usura cartilaginea
  • Esame TC permette di valutare eventuali deformità associate

Come si può prevenire?

Una modifica dello stile di vita può prevenire e rallentare l’evoluzione dell’artrosi:

  • La dieta per il calo del peso corporeo è utile in particolare nei pazienti in sovrappeso ed affetti da artrosi della colonna vertebrale, caviglie, ginocchia ed anche
  • Modifica delle attività che provocano dolore preferendo attività a basso impatto come il nuoto, bicicletta, trekking
  • Eseguire tutti i giorni un risveglio muscolare (stretching) in particolare dell’articolazioni affette

Come si può curare?

Il trattamento conservativo consiste:

  • Terapia farmacologica che aiuta a ridurre l’infiammazione e dare un beneficio duraturo. Questo consiste in terapia anti infiammatoria che può essere assunta con compresse oppure nei casi più sintomatici deve essere somministrata direttamente all’interno dell’articolazione con una eventuale aggiunta di un costituente della cartilagine (Acido Ialuronico) sempre all’interno dell’articolazione
  • Un programma equilibrato e calibrato di ginnastica, terapia fisica e occupazionale può migliorare i movimenti dell’articolazioni, ridurre il dolore e potenziare i muscoli rallentando l’insorgenza della rigidità
  • Utilizzare dispositivi di supporto come bastoni, deambulatori ed in alcuni casi tutori

In quali casi è inevitabile la protesi?

L’indicazione per effettuare l’intervento di sostituzione articolare (protesi) viene data sulla base del dolore, nella limitazione ad effettuare attività quotidiane e nel mancato miglioramento della sintomatologia dopo aver effettuato un trattamento conservativo,

Quali sono i fattori di rischio?

Possiamo suddividere i fattori di rischio in due gruppi

Fattori non modificabili come:

  • L’età è senz’altro il più importante. La senescenza si associa infatti ad una progressiva perdita di elasticità e resistenza alle sollecitazioni che possono favorire il danno del tessuto cartilagineo.
  • Il sesso femminile è maggiormente predisposto all’artrosi, in particolare del ginocchio e delle piccole articolazioni delle mani.
  • Il ruolo della genetica e della familiarità appare sempre più importante, con una trasmissione che avviene soprattutto con il sesso femminile.

Fattori modificabili come:

  • I fattori meccanici riguardano, in generale, il carico improprio che viene esercitato sulle articolazioni come ad esempio malformazioni articolari, attività professionali e sportive, pregresse fratture articolari, traumi o microtraumi.
  • Il sovrappeso e l’obesità costituiscono il principale fattore di rischio modificabile dell’artrosi agendo attraverso processi meccanici e infiammatori.

I soggetti più a rischio sono:

I soggetti anziani, anche se ricordiamo che solo 1/3 dei pazienti con artrosi hanno anche una sintomatologia, di sesso femminile con familiari che sono state sottoposti ad interventi chirurgico di artroprotesi.

Dott. Giacomo Salvi

Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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